mercoledì 6 settembre 2017

LA MIA REFLESSOLOGIA

Perchè la mia Reflessologia? Quale è la mia specificità?


Mi sono fatto questa domanda grazie a un amico.
Ho quindi osservato il modo in cui lavoro sui riflessi e ho visto che di base, inizio sempre dedicando parecchi minuti a stimolare l'equilibrio neuroendocrino con evidenti risultati su tutte le altre strutture del sistema corpo-mente-psiche coinvolte nei disagi dei clienti.





Ecco,
lavoro prevalentemente sui riflessi del sistema neuroendocrino secondo queste brevi serie:
  • Rene, Surrene, ipotalamo, ipofisi;
  • Sistema nervoso paravertebrale, midollo allungato, Nervi cranici in generale;
  • Nervo vago, Nervo trigemino, nervo frenico;
  • Parasimpatico craniale, midollo, bulbo, ipotalamo, corteccia cerebrale;
  • Nervo vago, sistema vagale intestinale, organi di senso.

Quando questi riflessi sono migliorati allora passo alle stimolazioni specifiche dei disagi del cliente che comunemente, a questo punto, trovo essere pronti a "collaborare" all'equilibrio.

La parte immunitaria la stimolo dall'intestino e dalle mucose in generale.
La psiche risponde di suo come conseguenza della stimolazione dei nervi cranici: tutti i segnali che arrivano al cervello, quindi anche quelli di stress e di trauma, vi arrivano tramite i nervi degli organi di senso che sono tutti nervi cranici, per cui il loro "riequilibrarsi" porta un miglioramento neuro psichico.

Nel 1989 J. Edwin Blalock dimostra che non solo i tre sistemi (nervoso, endocrino e immunitario) comunicano ma che la comunicazione è bidirezionale e cioè che essa va dal cervello alle cellule deputate alla difesa immunitaria e da queste al cervello, così come dal cervello alle cellule endocrine e a quelle immunitarie e viceversa.
E' così nata la psiconeuroendocrinoimmunologia.

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