Il mio test dei colori
Il test dei colori che ho sviluppato più di 10 anni fa, si basa su alcune osservazioni di Paracelso, della medicina tradizionale cinese, delle discipline naturali e sulle conoscenze della medicina ufficiale.
Questo test prende per buona l’ipotesi che una persona con un comportamento “naturale” e quindi funzionale alla vita, è istintivamente attratta da ciò che gli serve, da ciò che gli fa bene in quel momento.
Tale principio sembra valere per il cibo (si è naturalmente attratti dal cibo specie quando si ha fame e dal tipo di cibo che in quel momento ci serve – per esempio un brodo caldo in alcune condizioni oppure da verdure fresche e crude in altri ovvero da uno spezzatino con piselli in un altro ancora).
Ma come facciamo a dire che la scelta di un
colore sia indice della manifestazione di un bisogno e solo di quello? E come
questo bisogno poi si può tradurre nel linguaggio della naturopatia per avere
un risultato utile?
Facciamo qualche esempio
In natura il rosso è il colore della fiamma del fuoco, del sangue, del cuore (in senso anche simbolico), della lava, del corallo, dell’anguria, della barbabietola, delle ciliegie e delle fragole.
In natura il giallo è il colore del sole, dell’urina, di alcuni casi del muco, delle banane, dell’ananas, del limone, di alcune mele e alcune prugne.
L’elenco potrebbe continuare per tutti i principali colori e le loro sfumature
Sull’importanza dei colori del cibo sono stati realizzati studi dai chiari risultati comprovanti da Lichtenstein.
Riassumendo,
sull’importanza della presenza dei colori nella alimentazione presa come prima evidenza della correlazione bisogno-scelta di un colore, posso dire che scegliendo il cibo da assumere scegliamo anche il colore dell’alimento. Gran parte di ciò che mangiamo di vegetale corrisponde fondamentalmente a una fascia dello spettro del visibile: il rosso, l’arancione, il giallo e il verde. Più raramente il viola.
Le tinte delle piante (rossastro, giallastro,
verdastro e bluastro) si legano con l’ossigeno nell’organismo, rendendolo
trasportabile.
Invece alcuni specifiche sostanze-colore sono
proprie di enzimi (oppure sono correlate ad enzimi) indispensabili per un
metabolismo regolare.
Ad esempio il
carotene
è contenuto nelle piante rosse e gialle.
Altro esempio è il colore giallo che nelle
piante contiene il
flavone
che è utile alla respirazione.
Ed ancora, il verde è tipico della clorofilla che è simile alla
emoglobina ma contiene magnesio al posto del ferro.
I colori rosso-blu-violetti, sono tipici di
sostanze che migliorano l’ossigenazione delle cellule ed aiutano la funzione
costruttiva del corpo.
Il colore blu è correlabile alla presenza di
ossigeno e cesio; l’indaco al cobalto e al bismuto; il violetto all’attinio e
allo stronzio.
Quindi
nella misura in cui la funzione di istinto-percezione del cliente è corretto, il mio test dei colori risulta indicativo.
Questa condizione di per sé definisce i modi di
impiego del test che andrà corredato da altre indagini conoscitive della
condizione di chi vi si sottopone.
Ciononostante in tutti gli anni che lo ho utilizzato
questo test ha dato ottimi spunti per la repertorizzazione naturopatica (la
raccolta dei dati e la identificazione delle caratteristiche salienti dello
stato del benessere) delle persone che si sono rivolte a me.