domenica 24 gennaio 2021

 

Il mio test dei colori

Il test dei colori che ho sviluppato più di 10 anni fa, si basa su alcune osservazioni di Paracelso, della medicina tradizionale cinese, delle discipline naturali e sulle conoscenze della medicina ufficiale.

Questo test prende per buona l’ipotesi che una persona con un comportamento “naturale” e quindi funzionale alla vita, è istintivamente attratta da ciò che gli serve, da ciò che gli fa bene in quel momento. 

Tale principio sembra valere per il cibo (si è naturalmente attratti dal cibo specie quando si ha fame e dal tipo di cibo che in quel momento ci serve – per esempio un brodo caldo in alcune condizioni oppure da verdure fresche e crude in altri ovvero da uno spezzatino con piselli in un altro ancora).

Ma come facciamo a dire che la scelta di un colore sia indice della manifestazione di un bisogno e solo di quello? E come questo bisogno poi si può tradurre nel linguaggio della naturopatia per avere un risultato utile?

 

Nella immagine sono raccolti i 3 passaggi del mio test


Facciamo qualche esempio

In natura il rosso è il colore della fiamma del fuoco, del sangue, del cuore (in senso anche simbolico), della lava, del corallo, dell’anguria, della barbabietola, delle ciliegie e delle fragole. 

In natura il giallo è il colore del sole, dell’urina, di alcuni casi del muco, delle banane, dell’ananas, del limone, di alcune mele e alcune prugne.

L’elenco potrebbe continuare per tutti i principali colori e le loro sfumature

Sull’importanza dei colori del cibo sono stati realizzati studi dai chiari risultati comprovanti da Lichtenstein.


Riassumendo

sull’importanza della presenza dei colori nella alimentazione presa come prima evidenza della correlazione bisogno-scelta di un colore, posso dire che scegliendo il cibo da assumere scegliamo anche il colore dell’alimento. Gran parte di ciò che mangiamo di vegetale corrisponde fondamentalmente a una fascia dello spettro del visibile: il rosso, l’arancione, il giallo e il verde. Più raramente il viola.

Le tinte delle piante (rossastro, giallastro, verdastro e bluastro) si legano con l’ossigeno nell’organismo, rendendolo trasportabile.

Invece alcuni specifiche sostanze-colore sono proprie di enzimi (oppure sono correlate ad enzimi) indispensabili per un metabolismo regolare.

Ad esempio il carotene è contenuto nelle piante rosse e gialle.

Altro esempio è il colore giallo che nelle piante contiene il flavone che è utile alla respirazione.

Ed ancora, il verde è tipico della clorofilla che è simile alla emoglobina ma contiene magnesio al posto del ferro.

I colori rosso-blu-violetti, sono tipici di sostanze che migliorano l’ossigenazione delle cellule ed aiutano la funzione costruttiva del corpo.

Il colore blu è correlabile alla presenza di ossigeno e cesio; l’indaco al cobalto e al bismuto; il violetto all’attinio e allo stronzio.


Quindi 

nella misura in cui la funzione di istinto-percezione del cliente è corretto, il mio test dei colori risulta indicativo.

Questa condizione di per sé definisce i modi di impiego del test che andrà corredato da altre indagini conoscitive della condizione di chi vi si sottopone.

Ciononostante in tutti gli anni che lo ho utilizzato questo test ha dato ottimi spunti per la repertorizzazione naturopatica (la raccolta dei dati e la identificazione delle caratteristiche salienti dello stato del benessere) delle persone che si sono rivolte a me.

venerdì 8 gennaio 2021

 LA NATUROPATIA ONLINE

I MIEI STRUMENTI

Sono oramai più di 20 anni che pratico la Reflessologia, e più di 10 che ho allargato il mio campo di azione attraverso la Naturopatia.

In tutti questi anni, una parte dei miei studi, dei miei approfondimenti, delle mie esperienze lavorative e anche delle mie curiosità, le ho registrate su file, su fogli di calcolo e ho provato a dargli una forma anche attraverso tabelle e codici numerici.

Col tempo ho realizzato degli strumenti di supporto all’ascolto dei clienti e per la raccolta di quelli che io chiamo “i dati del disagio”. Questo al fine di migliorare la chiarezza di comprensione e per individuare meglio e più facilmente le metodiche, i rimedi, gli integratori più utili alle persone che si rivolgono a me.

Negli ultimi mesi, specialmente da marzo 2020, ho gradualmente ripescato dalla memoria e dalla mia pratica, idee, progetti e strumenti già realizzati per riconfigurarli in un impiego diverso, per la NATUROPATIA ONLINE.

Nella situazione attuale e probabilmente in parte anche futura, la discontinuità nel poter accogliere le persone nel mio studio, l’impossibilità di dare continuità nei trattamenti e nei consulti in presenza, ho ritenuto necessario attrezzarmi per proporre anche a distanza, via cellulare, la mia opera: ascolto della persona, raccolta dei dati che descrivono il disagio, la loro organizzazione, consigliare un miglioramento nei comportamenti usuali, l’utilizzo di una integrazione naturale e magari dare uno strumento in più a favore del perseguimento del benessere.

Questo strumento in più, nella mia attività ordinaria, quella nel mio studio, è la reflessologia plantare: cosa potrei proporre realizzabile a distanza?

Tale strumento l’ho trovato, sempre nella mia storia, tra le tante cose fatte in questi anni e potrebbe essere una novità quasi per tutti e ... ne riparleremo. Certo che ne riparleremo.

Circa 15 anni fa, avevo fatto degli archivi su foglio elettronico. Archivi di rimedi naturali della fitoterapia classica: Tinture madri e Macerati glicerici. Col tempo ho aggiunto anche gli elementi chimici, i minerali e le vitamine, utilizzati per la semplice integrazione alimentare.


Proseguendo ho realizzato una sequenza di pagine in un foglio elettronico che guida alla descrizione dei disagi, fino a portare alla selezione di un gruppo ridotto di rimedi (probabilisticamente i migliori) per la situazione presentata. Tali pagine contenevano tutti gli archivi che avevo realizzato.

Premesse: questo foglio elettronico, come tutti gli strumenti da me utilizzati per la mia attività, non sono atti a realizzare né diagnosi né cure. Tali concetti sono ricordati al cliente nella prima pagina.

 

Immagine 2: la prima pagina per la localizzazione del disagio (per zone e apparati)

La selezione delle caselle corrispondenti alle zone e agli apparati coinvolte nel disagio, permettono la apertura e la compilazione di tabelle che hanno lo scopo di affinare il dettaglio della descrizione.

 

Immagine 3: una delle tabelle di approfondimento nella descrizione del disagio
Se sono presenti termini che evocano patologie, hanno solo il valore di informazione

Nel complesso, per tutte le zone del corpo, gli apparati e gli organi, la raccolta dettagliata del disagio è composta da circa 1600 righe. Alla fine della raccolta dei dati, il foglio di calcolo propone una serie di grafici che raccolgono i rimedi probabilisticamente più utili nella situazione “compilata”.

Il foglio elettronico propone le probabilità dell’utilità di vitamine e minerali, di Macerati Glicerici e di Tinture Madri al fine di ridurre e i disagi e migliorare il benessere.

 

Immagine 4: Minerali e Vitamine 

In questo istogramma si vede che vi è una buona probabilità di carenza di Vit.B3

 

Immagine 5: Macerati Glicerici – azione Trofica 

Qua si vede che vi sono 6 specie di vegetali i cui estratti come Macerati Glicerici hanno le maggiori probabilità di essere utili per realizzare una azione trofica su organi e apparati coinvolti nel disagio


Immagine 6: Macerati Glicerici – azione Fisiologica 


In questo istogramma si vede che vi è una specie vegetale i cui estratti come Macerato Glicerico ha le maggiori probabilità di essere utile per realizzare una azione trofica su organi e apparati coinvolti nel disagio (e in secondo piano ve ne sono altri 3).

Dal confronto tra l’immagine 5 e l’immagine 6 e quindi tra i Macerati glicerici selezionati per l’azione Trofica e quelli selezionati per l’azione Fisiologica, si vede che vi sono 5 rimedi che realizzano entrambe le azioni e sono

DENOMINAZIONE                AZIONE TROFICA    AZIONE FISIOLOGICA

Ampelopsis weltchij                   9 %                             6 %

Betula pubescens                        4.5 %                          6 %

Pinus Montana                            4.5 %                          12 %

Quercus Peduncolata                  4.5 %                          18.3 %

Rosmarinus Officinalis               9 %                             6 %

Ecco, questi sono i 5 Macerati glicerici che sembrerebbero essere i migliori per la situazione di disagio del cliente preso come esempio. A questo punto la scelta va effettuata tenendo conto delle indicazioni specifiche dei rimedi stessi.

La valutazione dei rimedi che hanno sia un effetto trofico che una azione fisiologica è fatta automaticamente dal foglio elettronico che vi ho illustrato. Certo alla fine la decisione di provare un rimedio o l’altro passa attraverso la consultazione dei libri, delle indicazioni del produttore e delle preferenze del cliente.

Conclusioni

In questo scritto ho spiegato brevemente la filosofia e il funzionamento del software che ho realizzato per il mio progetto di NATUROPATIA ONLINE.

Per saperne di più non vi resta che mettervi in contatto con me.